Nella Sala delle udienze è esposto, per un periodo di tempo limitato, il dipinto Ritratto di Giovanni Agostino Durazzo vestito alla turca, di collezione privata: il dipinto é collocato nello spazio che generalmente ospita il Ritratto di Caterina Balbi Durazzo di Antoon van Dyck, concesso in prestito alla mostra Magnifiche collezioni – Arte e potere nella Genova dei dogi, allestita nella Reggia di Venaria (TO) e visitabile dal 10 aprile al 7 settembre 2025.

Franz Luyckx von Leuxenstem (Anversa 1604 – Vienna 1668)
Ritratto di Giovanni Agostino Durazzo vestito alla turca
Olio su tela, 210 x 150 cm
Collezione privata
Questo grande e nobile ritratto era conservato ed esposto fino al 1824 nella Sala degli Arazzi di questo palazzo, come sovrapporta utile a omaggiare i signori di casa. Giovanni Agostino Durazzo era infatti fratello di Eugenio che, due anni dopo la sua morte, acquisì dai Balbi questa prestigiosa dimora e padre di Gerolamo Ignazio che nel 1709 lo ereditò e che più di ogni altro si preoccupò di impreziosirlo senza badare a spese come ancora oggi si può anche facilmente verificare.
L’aristocratico scelse di farsi qui ritrarre in un sontuoso caftano dorato stretto in vita da una fusciacca azzurra e oro, chiuso nella parte superiore da una fila di bottoni, sopra il quale indossa una ricca sopravveste in velluto rosso scuro, foderata di seta. Il copricapo in pelliccia è ornato da un gioiello che ferma una grande penna nera. La ricchezza di questo splendido abito si deve ricondurre alla corte ottomana e al dono che fece al nobile genovese in virtù della missione diplomatica imperiale a cui si aggregò e che lo portò nel 1665 alla Sublime Porta. L’occasione produsse grandi vantaggi per i genovesi dal momento che il Durazzo ottenne da Maometto IV la libertà dei commerci, la protezione giuridica per i mercanti e una serie di agevolazione doganali. Ed è con chiari intenti celebrativi che il raffinato pennello dell’artista fiammingo von Leuxenstem lo dipinge, memore dei modelli aulici di Rubens e van Dyck, qui assimilati con grazie ed efficacia compositiva.
Quando nel 1824 i Durazzo cedettero ai Savoia il palazzo, tra i beni che portarono con sé figurava anche il dipinto del “Signor Gio Agostino vestito alla turchesca” che successivamente passò sul mercato antiquario, rimanendo a Genova in collezione privata.
Dal 13 febbraio al 4 marzo 2025 il dipinto è stato esposto nella Galleria della cappella di Palazzo Reale.