Dettagli
Artista fiammingo (anversano?) attivo alla fine del XV secolo
Storie di santa Caterina d’Alessandria (immagine)
Storie di sant’Agnese
olio su tavola,1480 circa
Bagno del Re
Le due tavole vanno annoverate tra le più antiche della collezione del museo genovese, non solo per quanto riguarda la datazione, che la maggior parte degli studi più recenti situa ormai attorno al 1480, ma soprattutto per la data d’ingresso nella dimora di via Balbi. Le opere sono ricordate infatti nelle stime allegate al testamento di Giovanni Battista Balbi ed entrarono dunque nel palazzo di suo padre Stefano, che lo edificò fra il 1643 e il 1650, verosimilmente qualche anno dopo. Vanno considerate quindi rara testimonianza della quadreria dei più antichi proprietari della dimora genovese. Ciascuna tavola costituiva in origine la metà superiore dello sportello di un trittico ad ante, ed è per questo motivo dipinta sui due lati. Le due ali si richiudevano su uno scomparto centrale di grandi dimensioni identificabile con l’Adorazione dei Magi, anch’esso un tempo parte della quadreria del palazzo, ma trasferito nel 1837 dai Savoia a Torino nella Galleria Sabauda dove si trova ancora. Le due tavole con i registri inferiori, dove la narrazione culminava con i martìri delle sante, vendute dai Durazzo già alla fine del Settecento, sono attualmente nei depositi del Musée des Beaux Arts di Strasburgo.
- Artista fiammingo (anversano?)
- olio su tavola, 1480 circa
- olio su tavola
- Bagno del Re